In questo blog mi pongo l'intento di trattare brevemente la storia delle più importanti band e personaggi della musica rock (in genere) dagli anni '60 fino ad oggi, seguendo ovviamente anche un gusto personale.
Il blog si propone di essere una zona accessibile a tutti, più o meno appassionati a questo genere musicale, "intenditori" e non, nel tentativo di non essere troppo specifici per la noia di chi, magari per curiosità o magari per farmi un piacere, ci si accosta per la prima volta o, al contrario, troppo superficiali per chi invece spera di saperne un po' di più.
Saranno sicuramente ben accetti pareri, critiche, domande e quant'altro!
Tenterò inoltre, salvo cause di forza maggiore, di pubblicare con regolarità quella che sarà nel blog la "canzone del giorno".
Spero di aver catturato, almeno un minimo, il vostro interesse e la vostra curiosità... buon blog a tutti!!!

lunedì 24 maggio 2010

La canzone di oggi è la meravigliosa "Wind of change" degli Scorpions, grande band hard rock che nasce a fine degli anni Sessanta in Germania ed ancora in attività (una delle poche così "longeve"). La grande voce, dal timbro "sabbiato", di Klaus Meine, gli immortali ritornelli delle loro canzoni, la "forza" del loro rock sono i vari fattori che hanno portato al meritato successo di questo gruppo, con più di 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo (e quasi 50 album al loro attivo) e divenendo da sempre il simbolo del loro Paese, la Germania, in questo genere musicale. Altri capolavori, molto conosciuti, sono "Still loving you", "Rock you like a hurricane", che dal nome possono non suggerire molto, ma che ascoltandole capirete di averle in realtà sentite varie volte, in un locale o in qualche film magari: questa è la conferma del successo degli Scorpions, che hanno influenzato molte delle band degli anni successivi, regalando al rock degli evergreen assoluti.
Una curiosità: all'inizio degli anni Ottanta Klaus Meine ebbe gravi problemi alle corde vocali e gli fu suggerito dai medici di smettere di cantare per non perdere del tutto la voce; decise così di abbandonare la band, per non essere più di "impiccio" diciamo. Ma fu proprio grazie all'insistenza e all'amicizia degli altri componenti della band (oltre che alla sua grande forza di volontà) che egli decise di operarsi e tornare a cantare: la sua voce è, per quanto possibile, ancora più bella di prima. Un grande esempio di determinazione, coraggio e unione per tutte le rock band e per tutti in generale.

Ecco, concludendo, il link della canzone "Wind of change", in assoluto il singolo più venduto di tutti i tempi in Germania:


(altra curiosità: Fiorello ha realizzato di questo capolavoro una versione italiana, intitolata "Ridi")

domenica 16 maggio 2010

La canzone di oggi è dei Muse, una delle band che (meritatamente) oggi riscuotono maggior successo, grazie all'energia del loro rock elettronico e progressivo (così come viene definito), alla stravaganza dei temi trattati, come l'apocalisse per esempio, e soprattutto grazie alla straordinaria bravura del frontman Matthew Bellamy.
Il gruppo nasce nel 1992 e questo è uno dei loro più grandi successi, il primo singolo venduto, una bellissima canzone destinata già a diventare un evergreen del rock, "Time is running out".

Ecco il link del live allo stadio di Wembley, durante il concerto mozzafiato del 2007:

Assignment 8

Inizio questo post aprendo una parentesi sul discorso del professor Formiconi sui "contenuti". Via via che leggevo la sua pubblicazione mi convincevo sempre di più di quanto il pensiero del professore fosse in realtà simile a quanto detto da Kant sulla conoscenza sensibile. Non è per fare il "secchione", è in realtà una semplice reminiscenza dell'affascinante (e "devastante") studio della "Critica della Ragion pura" al liceo. =)
Nel corso della lettura sono poi incorso in una clamorosa coincidenza: il professore citava, per tutt'altri motivi, l'articolo di una studentessa proprio su questa opera di Kant... Qui mi sono convinto che allora avrei dovuto parlarne in tutti modi nel mio post! =)
Tornando all'analisi del filosofo, egli diceva infatti che il soggetto possiede due forme a priori per conoscere, lo spazio e il tempo. Io mi sono sempre immaginato queste "forme a priori" come una sorta di formine per i dolci o per la sabbia! Mi spiego meglio: le forme a priori sono proprie del soggetto, ognuno cioè ha le sue, mentre i dati del fenomeno da conoscere (la "sabbia" per intenderci) è per tutti quella. Ovviamente, però, la stessa "sabbia" ognuno la percepirà e conoscerà in base alla forma del proprio stampo, chi a stella, chi a cerchio, ecc ecc.
Riassumendo, l'oggetto (la "sabbia") è lo stesso; cambia il soggetto. Ma cambia, in realtà, anche l'oggetto, o meglio, la rappresentazione dell'oggetto, poichè appunto strettamente dipendente dalle forme a priori del soggetto. Penso sia questo che intende dire il professore nel suo post (http://iamarf.wordpress.com/2010/05/10/assignment-8-open-educational-resources-e-contenuti/#more-2167): non esiste un "contenuto", cioè quello che io ho indicato con la sabbia, buono per tutti! Il contenuto infatti, in realtà, è sempre il solito, ma dipende da come è "modellato" per far sì che il soggetto riesca più o meno ad apprenderlo: una sabbia a forma di stella aderirà meglio ad uno stampo con la forma uguale o simile rispetto, per esempio, ad uno di forma circolare. In questo senso è corretto, a mio parere, il giudizio del professore sul "contenuto": tutto dipende da come questo ci è proposto ed in questo senso ogni individuo può essere o no un buon comunicatore per un altro, indipendentemente, appunto, dal fatto che il primo sia uno stimatissimo professore od un semplice studente (vedi l'esempio del professore sul concetto di derivata). Dipende solo dal modo in cui la "sabbia" ci viene proposta, se più o meno simile al nostro "stampo", per dirla alla mia maniera, o "forme a priori" se preferite usare il linguaggio kantiano (e vi capirei). =) Ecco dunque, a mio parere, l'importanza delle Open Educational Resources: le molte possibilità e alternative che ci sono offerte per proporci il "contenuto"!
Detto questo, che ho reputato importante, mi rivolgo alla blogclasse per la mia ricerca. "Spulciando" infatti nella rete alla ricerca di qualche OER, come ho scritto nel post precedente, mi sono imbattutto nell'incapacià di trovare qualcosa di interessante che riguardasse l'embriologia. A lezione, infatti, per mia colpa, mi sono perso qualche passaggio importante sullo sviluppo embrionale ed avevo piacere di fare un po' di chiarezza. Ho trovato infatti solo cose del genere: http://www.sismpa.it/download/appunti/(Med%20-%20Ita%20-%20ISTOLOGIA)%20Sintesi%20-%20Embriologia.pdf, cioè, nello specifico, un testo anche interessante, ma che non fa al caso mio. Quello che sto cercando è infatti una sorta di corso, anche riassuntivo, sulle varie tappe dello sviluppo dell'embrione e dei suoi annessi.
Questo è quanto! Spero che la "forza moltiplicativa" della rete, in questo caso la blogclasse, mi sia di aiuto e, magari, che anche io lo sia, allo stesso modo, per gli altri. =)

Assignment 7

Prima di iniziare questo post relativo al settimo assignment mi volevo scusare con tutti i lettori del mio blog per averlo decisamente ed evidentemenete trascurato, per via di problematiche di vario genere che mi hanno impedito di curarlo in quest'ultimo periodo.

L'assigment 7 sulle Open Educational Resources è, a mio parere, il più interessante per la pragmaticità dell'uso che ne possiamo fare. Dopo molte riflessioni (e svariate ricerche su lezioni univeriarie per noi utili) ho deciso che la mia ricerca e, quindi, il mio post si sarebbero focalizzati su un ambito molto attinente al tema del blog e che, da appassionato chitarrista, sento molto vicino: lezioni di chitarra.
A dir la verità, prima di iniziare con le mie ricerche, ero molto diffidente perchè sono convinto dell'importanza di un rapporto "tet a tet" (non penso si scriva così: diciamo che l'ho volutamente "italianizzato" per non cadere in imbarazzo) tra allievo e maestro per imparare a suonare uno strumento musicale. A mio modo di vedere, è utile avere una continua supervisione dell'insegnante, che ti ferma immediatamente nel caso di un errore, che altrimenti, se reiterato, è poi difficile da eliminare, soprattutto in un primo approccio con lo strumento.
Tuttavia è innegabile la professionalità e l'efficienza con cui sono state realizzate alcune delle lezioni che ho trovato in rete, molte (ovviamente) in inglese. Questa sorta di corsi gratuiti on line possono costituire davvero un' "ancora di salvataggio" per molti degli interessati ad imparare qualcosa sulla musica e sullo strumento scelto, in questo caso la chitarra. Mi spiego meglio: non tutti sono in grado di sostenere economicamente il costo di lezioni private o di gruppo (che per esperienza vi sconsiglio: non puoi essere considerato adeguatamente per forza di cose e tanto vale imparare da soli, magari con un bel libro, come il "Bona" per esempio) o, a maggior ragione, frequentare il Conservatorio, che tra l'altro implica una scelta molto importante e perciò una determinazione anche molto grande.
Ritornando al "succo" del discorso, ho trovato due siti molto interessanti:
- Il primo è per chi già sa suonare un po' e ne vuol sapere qualcosa di più riguardo a scale (pentatoniche, lidia, misolidia, ecc.) e a tutti i vari approfondimenti, fondamentali per accrescere la cultura musicale, in modo da essere realmente consapevoli di cosa si va a suonare e in grado perciò di avvicinarsi anche ai mondi della composizione e dell'improvvisazione.
Ecco il link del blog di un certo Marco Buracchi, un musicista prepearato che ha deciso di dare lezioni di questo genere in rete:
http://www.marcoburacchi.it/blog/

-Il secondo è invece il "Manuale di chitarra" di Massimo Varini, con varie lezioni che potete trovare facilmente su youtube. Molto interessante perchè diretto a tutti coloro che sono alle prime armi, con lezioni di base su accordatura, impugnatura dello strumento, ecc. Veramente molto comprensibile, anche perchè ripete più volte le cose importanti e, a mio parere, sapendo anche sottolineare con bravura gli aspetti più importanti. Poi, almeno per quanto mi riguarda, "repetita iuvant" sempre! =)

Vi riporto infine un ultimo sito che ho trovato, molto completo e veramente ben fatto, però un po' più scarso di materiale multimediale (video, ecc.):
http://www.corsodichitarra.it/

lunedì 26 aprile 2010

La canzone di oggi è "Mrs. Robinson" del grande duo Simon & Garfunkel, in attività dalla fine degli anni Cinquanta e per tutti gli anni Sessanta, prima di sciogliersi e riunirsi nuovamente per soli due anni nel biennio 1982-83. Clamorosa è stata una loro reunion, dopo il 2000, durata ben poco anche in quest'ultimo caso, ma dove è stato possibile per i due riproporre assieme alcuni live dei loro successi più grandi. Le loro canzoni sono divenute dei classici del rock, bellissime... sicuramente il più grande duo folk rock della storia, che raggiunse l'apice del successo, divenendo famosi in tutto il mondo, con la famosissima "The sound of silence" del '65. Altri loro capolavori da annoverare tra i grandi classici del rock sono la meravigliosa "The boxer", "Bridge over troubled water" e "Scarborough fair"!
La canzone scelta oggi è la famosa colonna sonora del celebre film "Il laureato" di Mike Nichols, con un eccezionale Dustin Hoffman al debutto, e grazie a cui nel '67 Simon vinse il Grammy per la miglior colonna sonora originale.

Ecco il link:


venerdì 23 aprile 2010

La canzone di oggi è degli Aerosmith, uno dei gruppi hard rock più influenti e premiati degli anni Settanta e Ottanta (e tutt'ora in attività), con il famoso cantante Steven Tyler, che con la sua incredibile voce ha fatto innamorare molti di questo genere. Grande band, che ha saputo superare anche svariati momenti di difficoltà: un esempio per tutti credo. Aprendo una parentesi... per chiunque decida di andare a Praga, tipica meta turistica (soprattutto di gite scolastiche, tipo quinta liceo), è assolutamente da non perdere la bacheca che è stata allestita in loro onore proprio all'entrata dell'Hard Rock Cafè, uno dei più frequentati al mondo. Tanto per intendersi... Accanto alla chitarra di Joe Perry (chitarrista) è appeso il leggendario basso-ascia di Gene Simmons del primo concerto dei Kiss!
Insomma... sarebbe stato banale, per quanto meritevole, dire che la canzone di oggi è "Sweet emotions", "Walk this way" o "I don't wanna miss a thing" (celeberrima colonna sonora del film "Armageddon")... conosciutissime! La canzone di oggi, anche questa in realtà molto famosa, è la bellissima "Crazy", un brano che "fa sognare" per davvero! Poi mi fa impazzire la prima parte un po' scioglilingua della strofa... fantastica! XD
Ecco il link:

mercoledì 21 aprile 2010


La canzone di oggi è la stupenda "November rain" dei Guns 'n' Roses, la storica band del cantante Axl Rose e del chitarrista Slash, che, dopo la definitiva rottura con il primo e la sua uscita dalla band nel '96, sta continuando la sua grande carriera con i Velvet Revolver e da solista. Due grandi personaggi del rock, soprattutto di quello degli anni Ottanta!

La canzone è una delle mie preferite, veramente emozionante e con due assoli-capolavoro; la straordinaria voce di Axl Rose poi fa il resto.

Sui Guns 'N' Roses credo che mi dilungherò in un post successivo. Per ora preferisco limitarmi a farvi gustare questo grande capolavoro nel video (molto bello) della canzone:


sabato 17 aprile 2010

La canzone di oggi è "Something else" dei Sex Pistols, la punk rock band britannica che più ha influito sull' "ondata punk" della seconda metà degli anni Settanta. Le figure più carismatiche del gruppo sono senz'altro il cantante Johnny Rotten e il bassista Sid Vicious, subentrato a Glen Matlock e famoso per la sua condotta di vita decisamente oltre le righe (muore infatti di overdose a soli 21 anni). La band opera dal '75 al '78, il tempo di produrre solo 4 singoli e un album, "Never mind the bullocks, Here's the Sex Pistols". Nonostante ciò, riesce ad influire notevolmente sulla cultura londinese del tempo, con canzoni come "God save the queen", un chiaro attacco alla monarchia inglese, o, ad esempio, "Anarchy in the U.K." (rifatta poi insieme ai The Clash nella versione spagnola sotto il titolo di "Anarchy in the U.S.A."). Ecco il link, in omaggio a uno dei gruppi sicuramente più rivoluzionari della storia del rock e che hanno fatto di quest'ultimo (anche se effettivamente senza risultati artistici eccezionali, ma con un'energia, per quanto "pazza", indiscutibile) uno straordinario veicolo di comunicazione:

venerdì 16 aprile 2010

Era abbastanza che non aggiornavo il blog...

La canzone di oggi è la famosa "Jump" dei Van Halen, la mitica band dell'hard rock, formata dai fratelli Eddie (chitarra) e Alex (batteria) van Halen negli anni Settanta negli Stati Uniti. Furono scoperti da Gene Simmons, bassista dei Kiss. La canzone è diventata uno dei classici del rock, che in parecchi si sono "divertiti" a reinterpretare: una versione nota, per esempio, è quella di Billy Idol.

Tante sono le loro canzoni di successo: per esempio "Panama", "Eruption", "Ain't talkin' 'bout love", "Hot for teacher" e molte altre... Ecco il link:

martedì 13 aprile 2010

Assignment 6

Per una seconda volta, mi allontano dal tema del blog per parlarvi della mia prima volta su PubMed. Dovendo partire da qualche parte, per indirizzare una prima ricerca, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la risposta immunitaria... "Perchè?" vi domanderete. Molto semplice: sono rimasto molto colpito da questo argomento, che è stato per l'appunto trattato ieri a lezione dal professor Romagnoli e di cui già mi ero promesso di saperne di più... Quindi "affare fatto!", dico tra me e me... Prendo i due classici piccioni con una fava: navigo un po' su PubMed e cerco di documentarmi su questo! Scrivo "immune response" e mi esce uno "scatafascio" (mi scuso per l'espressione grezza, ma credo renda l'idea) di articoli, ultra-specifici... Ve ne cito due tra i vari che mi sono azzardato ad aprire, tanto per farvi capire:
-"Inhibition of Toll-like receptor 2-mediated interleukin-8 production in Cystis Fibrosis airway epithelial cells via the alfa7-nicotinic acetylcholine receptor":
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20379354
-"NAD(P)H oxidase and pro-inflammatory response during maximal exercise: role of C242T polymorphism of the P22PHOX subunit":
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20378006
Insomma... articoli interessanti e, vi assicuro, non così impossibili da seguire come sembra in partenza, ma non adatti alle conoscenze di uno studente del primo anno di Medicina.
Diciamo che non era "esattamente" quello che mi aspettavo di trovare. XD
Il lavoro si faceva più duro del previsto...
Allora, un po' affascinato, un po' (molto?) sconfortato, nella speranza di trovare qualcosa di più semplice, di più "didattico" e generale, digito appunto "immune response in general"...
Tentativo che definirei fallito. Infatti i risultati non erano molto più "confortanti" dei precedenti. Per chi fosse curioso, può provare e rendersene conto. =)
Ho capito che il sistema "a tentoni" non era il più adatto per destreggiarsi su questo motore di ricerca.
Mi sono allora convinto che era necessario dare una lettura più approfondita al tutorial scitto da Renato Fianco, della Biblioteca della Sezione di Psichiatria e Psicologia Clinica dell'Università di Verona, consigliato dal professor Formiconi e fatto molto bene, tra l'altro (mi associo a lui nel consigliarlo a chi fosse interessato).
La faccio breve: mi decido allora a impostare la ricerca sull'aspetto che più mi ha colpito del sistema immunitario e della lezione del professor Romagnoli: i linfociti T regolatori.
Il risultato è completamente opposto rispetto ai primi più "azzardati" tentativi.
Infatti, senz'altro anche per fortuna, scrivo "regulatory T cells" e "spulciando" i vari articoli risultanti, ne trovo uno che fa decisamente al caso mio: "Regulatory T Cell as a Target for Cancer Therapy". Ecco il link:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20373146
Non per ripetermi, ma ora sì che ho preso i "due piccioni con una fava" (tra l'altro è un detto popolare che non mi è neanche mai piaciuto... chissà perchè l'ho ripetuto addirittura due volte... mah!). Infatti, oltre che a trovare un articolo che riguardasse la mia ricerca, l'ho trovato associato ad un altro ambito del sapere medico che mi affascina: la lotta tumorale. Questo anche perchè nel tiricinio che abbiamo fatto nel primo semestre (mi riferisco ovviamente agli studenti del primo anno), per tre settimane ad ottobre, nell'ospedale di Careggi, ero capitato proprio nel reparto di "Degenza oncologica" alla Piastra e, nonostante lo sgomento dei primi giorni (della serie: "Che sculo!", quando sono uscite le varie assegnazioni ai reparti e ho letto la mia), mi sono dovuto ricredere, scoprendo un mondo, quello dell'oncologia, che, sebbene "duro" (anche umanamente parlando, nel rapporto con il paziente, provato dalla malattia), è veramente interessante.
Insomma, l'articolo è molto chiaro e comprensibile, tra l'altro è anche "corto", come in realtà molti di quelli che mi è capitato di aprire. Quindi vi consiglio di dargli una lettura, se vi interessa. Vi ripropongo il link:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20373146
Molto interessato da questo eccezionale motore di ricerca e incoraggiato dal mio migliore tentativo, che vi ho appena descritto, torno su PubMed... Non molto tempo in realtà: il libro di Anatomia chiama e credo che dovrò rispondergli da qui a breve. XD
Concludo dicendo che PubMed va tenuto, a mio modesto parere, molto in considerazone, davvero, così come il sito di facoltà, Medwiki e il gruppo "Cubo" su Facebook, utili ovviamente per altri motivi, ma tutti, secondo me, importanti nella nostra carriera universitaria, nei vari ambiti che li riguarda.

domenica 11 aprile 2010

La canzone di oggi è la meravigliosa "Tears in heaven" di Eric Clapton, brano molto commovente che ha dedicato alla scomparsa prematura del figlio di pochi anni (4 o 5, non ricordo), avuto con la showgirl Lory Del Santo. La canzone è stata poi ricantata da molti artisti, tra cui Ozzy Osbourne e Bocelli, per dirne solo due, accompagnati da Slash alla chitarra, nella recente versione in memoria delle vittime delle tsunami di qualche anno fa in Asia.

Trovo molto bello aver accostato una canzone così famosa e conosciuta ad un evento così tragico e devastante... aiuta a non dimenticare... e questo è molto importante!

Ecco il link di un bel live unplugged:

sabato 10 aprile 2010

Oggi parliamo del gruppo che per primo mi ha fatto innamorare del rock (forse anche perchè l'unico di questo genere che ascoltavano i miei genitori e che quindi ho avuto modo di ascoltare fin da piccolo), il gruppo che più degli altri è riuscito a mettere tutti d'accordo sulla loro musica, intenditori, amanti e non... i Queen!

Parlando dei Queen è impensabile non partire dall'irraggiungibile Farrokh Bulsara, in arte FREDDY MERCURY! Forse la più grande voce di sempre, grande pianista, compositore e performer a 360 gradi... ha scritto quella che è reputata la più bella canzone in assoluto, "Bohemian Rhapsody"... ed effettivamente, per quanto sia stata resa ovviamente molto commerciale (il che non è sempre un bene, perchè spesso la canzone perde il suo valore assoluto originale), è pazzesca: ricca di significato, di variazioni, musicalmente ineccepibile, innovativa e via discorrendo... gli aggettivi andrebbero sprecati! XD

Avendola citata, non posso non mettere il link per uno dei più grandi concerti della storia, il "live at Wembley" del 1986, dove, secondo me la performance di Freddy è "DA LACRIME"... uno dei più grandi live di sempre! Non è per retorica, ma per arrivare a un risultato simile non basta avere un a grande voce, ma anche un'anima artistica immensa davvero:


http://www.youtube.com/watch?v=ki83CWW9Gts


Tuttavia la figura di Freddy non deve oscurare gli altri tre grandi artisti della band, tutti compositori delle loro più famose canzoni:

-Roger Taylor, batterista e autore di "Radio GaGa", per certi versi la canzone più innovativa della storia;

-John Deacon, bassista, di cui tutti ricordano i riff e gli assoli di basso straordinari, e autore di "I want to break free" e del celebre video della canzone (quello dove si travestono da casalinghe XD);

-infine, il grande Brian May, autore, per dirne una, della canzone che più riesce ad emozionarmi in assoluto, "Who wants to live forever"... incredibile! Per non parlare poi degli assoli, semplici ma singolarmente coinvolgenti.

Dopo la morte di Freddy, da molto tempo malato di AIDS, nel 1991 (tra l'altro avvenuta, per una triste coincidenza pochi giorni dopo che aveva "confessato" la sua malattia), è stato tenuto un concerto in suo tributo che ha battuto ogni record e su cui vi invito a documentarvi... non si può dire di essere appassionati di musica se non si è visto questo concerto storico, in cui i tre membri della band suonano con i più grandi artisti, giunti a commemorare il grande cantante originario di Zanzibar in uno dei lutti più grandi della storia della musica. Per citarne giusto qualcuno: George Micheal nella pazzesca "Somebody to love", Elton John e Axl Rose in "Bohemian Rhapsody", Robert Plant in "Crazy little thing called love" e molti altri, tra cui Zucchero in "Las palabras de amor", lo storico duetto David Bowie e Annie Lenox, ecc.

L'indimenticato cantante è stato ed è tuttora sostiuito nella band dal grande Paul Rodgers, ma ovviamente, per quanto grande potesse essere il suo successore, così come è, i Queen non sono stati più i Queen, nonostante riescano tuttora a riempire meritatamente stadi interi ovunque diano concerti... In molti si chiedono se fosse stato giusto cambiare nome alla band dopo il novembre del '91... come dire, ovviamente con rispetto parlando per gli altri tre grandi, "morto Freddy, morti i Queen"... e devo dire che in parte mi sento di condividere questa posizione, semplicemente perchè Freddy Mercury (tanto "mostro" da palcoscenico quanto malinconico e timido nella vita di tutti i giorni: basti pensare che ha rilasciato solo tre interviste nella sua carriera -era inoltre nota la sua avversione nei confronti del mondo giornalistico-) era "troppo grande" per non poter incidere da solo sulle sorti di una band, qualunque essa sia!

Ci sarebbe un sacco di cose da dire sui Queen, il gruppo di cui conosco e amo veramente, come moltissimi, tutte le canzoni...
Concludo allora il post con un elenco dei loro più grandi successi, quelli non citati precedentemente: "Killer Queen", "Under pressure", "Seven seas of rhye", "The show must go on", "The miracle", "Don't stop me now", "Jealousy", "Breakthru", "Let me live", "Save me", "We are the champions", "We will rock you", "I want it all", ecc... Tutte canzoni che si descrivono da sole! XD

Un'ultima parentesi su due canzoni. La prima è "These are the days of our lives", la canzone, dal titolo già suggestivo, che Freddy scrive prima di morire, molto emozionante. Inoltre, al termine del brano, il cantante saluta i suoi fan con un "I still love you", che diventa esplicito nel video della canzone, dove lo afferma guardando direttamete nella camera che inquadra il suo volto, visibilmente provato dalla malattia.

L'altra canzone è quella che vorrei proporre come "canzone del giorno", perchè, pur non essendo tra le più conosciute, è una delle mie preferite. Bellissima, scritta da Brian May, mi pare in seguito al divorzio dalla moglie, e pubblicata postuma alla morte di Freddy, che ne dà un'interpretazione commuovente: "Too much love will kill you" (belle anche le versioni di Pavarotti, che la canta in italiano in un "Pavrotti & Friends", e quella arricchita dalla straordinaria voce di Katie Melua in un concerto successivo con i Queen)!


http://www.youtube.com/watch?v=EceOhfqYQhw

martedì 6 aprile 2010

La canzone di oggi è la storica "Mary had a little lamb" di Stevie Ray Vaughan, celebre bluesman e tra i più grandi chitarristi di sempre!

Nella foto si può vedere anche la sua mitica Fender SRV (con le sue iniziali incise). XD

Ecco il link di un live "S-T-R-E-P-I-T-O-S-O":



Incredibile! Bravissimo! Sapessi suonare la metà di lui, ma anche meno, diciamo... sì... che mi accontenterei insomma... =)

lunedì 5 aprile 2010


La canzone di oggi è la bellissima "Just breathe" dei Pearl Jam, a mio modo di vedere una delle maggiori band degli anni Novanta, periodo relativamente povero di novità e grandi band ed artisti nello scenario rock, se confrantato al trentennio glorioso degli anni Sessanta-Settanta-Ottanta.

Forse perchè la cultura di quel periodo era più aperta all'innovazioni e faceva del "diverso" uno spunto di riflessione... mi spiego meglio: era un periodo dove vi era libera espressione, ricerca artistica, anticonformismo... un periodo "ideale" per gli artisti, in particolar modo per la cultura rock, intesa come possibilità di diretta e "grezza" espressione del nostro io!

A mio modo di vedere, nella cultura di oggi, più "commercialistica" (scusate per il neologismo, ma spero abbiate capito), questa possibilità di coltivare e diffondere idee nuove è in parte compromessa... sarà proprio per questo che l'arte, il rock in particolare, ne risente?!

Chiusa questa parentesi, torno alla nostra canzone: bella davvero, estremamente intima e coinvolgente... la voce di Eddie Vedder poi fa il resto! XD

Ecco il link:


sabato 3 aprile 2010


La canzone di oggi è la bellissima "Cliffs of Dover" di Eric Johnson, grandissimo chitarrista che si esalta in una canzone solo strumentale mozzafiato e ricca di adrenalina! Molto bella davvero.

Ecco il link per ascoltare la versione registrata in studio, anche se vi consiglio di vedervi i vari live (vale la pena davvero, anche se penso che sia meglio prima aver ascoltato la versione originale, per apprezzare meglio i virtuosismi durante la performance XD):




P.S.: Auguri di buona Pasqua a tutti!

venerdì 2 aprile 2010


In quest post ho deciso di parlare finalmente della più grande punk rock band della storia, da alcuni considerata la seconda rock band più importante ed influente dopo i Beatles... i RAMONES!!! Il gruppo nasce (neanche a dirlo...) nei gloriosi anni Settanta e si scioglie soltanto nel '96, dopo aver tenuto per più di venti anni una media di due concerti alla settimana! Oggi una reunion sarebbe impensabile, per il semplice fatto che molti membri (la band ha subito infatti molti cambiamenti durante gli anni) sono deceduti negli anni successivi allo scioglimento, soprattutto gli stessi Joey e Johnny Ramone, rispettivamente voce e chitarrista dei Ramones, i due "mostri" e capisaldi storici della band.

Joey: voce incredibile, struggente quando serve e con una capacità di trasmettere carica e adrenalina sensazionale.

Johnny: i suoi rif, le sue melodie erano spesso basate sulla "banale" alternanza di 2 o 3 (esageriamo!) accordi... elementare, voi direte!... invece no! Ecco il perchè: è riuscito a inventare letteralmente un genere musicale, possiamo dire, o, per lo meno, a portarlo al successo; poi, secondo me (questo è un pensiero molto personale), la grandezza di un'artista viene fuori proprio quando riesce a rendere stranordinario il semplice, nel senso che è proprio dal facile che diventa arduo stupire: il "difficile" stupisce già di suo. Ecco, lui riusciva a fare questo, per intenderci.
Le canzoni scritte sono storiche ed hanno l'incredibile capacità di entrarti in testa e non uscire più... Stiamo parlando di brani che hanno la durata media di 2 minuti o forse meno: pazzeschi, originali... potrei sprecarmi con gli aggettivi. Consiglio a tutti di comprare il disco "Anthology" dei Ramones, composto di 2 CD, molto ben realizzato e che contiene i loro maggiori successi: parecchi, in realtà, vi accorgerete di conoscerli e averli addirittura canticchiati più volte... "Blitzkrieg Bop" per esempio? La famosa "Ehy, oh, let's go!" per intenderci...

La lista di loro grandi canzoni è molto lunga, anche perchè, se non si fosse capito, sono un loro grande fan ed è uno di quei gruppi, insieme a Beatles, Queen, Guns 'n' Roses e pochi altri di cui conosco a memoria praticamente tutti i testi... XD

Per farla breve, da ascoltare assolutamente "Pet Sematary", "Rock 'n' Roll High School" (l'introduzione di batteria tra l'altro è simile a quella della sigla di "Beautiful", la soap opera intendo), "I believe in miracles", "R.A.M.O.N.E.S.", "Sheena is a punk rocker" e molte altre insomma... XD Belle anche le cover "Surfin' bird" e "What a wonderful world"!

Il link vi permetterà di vedere uno dei video storici dei Ramones, tra l'altro di una delle loro maggiori canzoni che mi sono accorto di non aver citato prima, "I wanna be sedated":




Non è semplice riuscire a trasmettere il lavoro dei Ramones in un semplice post, tantomeno riuscire a fare appassionare chi neanche li conosceva, anche perchè il loro era una mondo "distante" da quello della musica moderna... Il mio obiettivo è almeno quello di rendere molto miseramente merito ad una delle band che hanno veramente cambiato la musica del Novecento.

Grandi grandi grandi e ancora grandi Ramones! :-)

giovedì 1 aprile 2010


Il post di oggi è dedicato alla grandissima Patti Smith, regina indiscussa del rock 'n' roll!

Il suo grande capolavoro (e la nostra "canzone del giorno") è la famosissima "Because the night". Scritta con Bruce Springsteen, questa è sicuramente una delle canzoni che le hanno permesso di entrare (da poco, nel 2006 o nel 2007 se non sbaglio) nella Rock and Roll Hall of Fame! Inizia la sua attività a metà degli anni Settanta, con l'album "Horses", dal successo subito strepitoso e prodotto da John Cale, grandissimo musicista, famoso soprattutto per essere stato membro dei mitici Velvet Underground.

Sono l'energia, il carisma, la poeticità che fanno di Patti Smith la più estroversa e grande cantante di questo genere musicale. Ho trovato questo live unplugged abbastanza recente che credo renda merito a questa grande artista (nonstante l'età, sempre la numero uno! XD):


martedì 30 marzo 2010


La canzone del giorno è un omaggio ad una delle più grandi band del country-rock, se non la maggiore (per il numero di dischi venduti), gli Eagles, nati nel 1971.
Autori di grandissimi brani: per esempio "I can't tell you why", "Desperado" e... Chi è che non conosce di loro la fantastica "Hotel California"? Eccola: è proprio la nostra canzone di oggi!

http://www.youtube.com/watch?v=he8A_8tS2Yc

Ho scelto questo live perchè mi sembrava inutile e superfluo proporre il video di una canzone così conosciuta e soprattutto perchè questo concerto è "semplicemente" PAZZESCO! Bello anche il montaggio del video e la scelta di omaggiare nei primi secondi tutti i membri della band. L'introduzione al pezzo è mozzafiato, la voce e gli assoli sono storici!
Ho deciso, infine, di scegliere questa canzone essenzialmente per due motivi. Il primo è che il mio voleva essere un tributo fatto "a modino" e quindi sono voluto andare praticamente sul sicuro; l'altro motivo è invece una mia volontà di sottolineare uno dei pochi casi, a mio modo di pensare, in cui la canzone che ha fatto più successo di una band corrisponda anche alla loro più bella, significativa e rappresentativa: non sempre, infatti, avviene questo e potrei farvi mille esempi (la mia è ovviamente un'opinione strettamente personale, ci tengo a ribadirlo).

lunedì 29 marzo 2010


La canzone di oggi è la mitica "Goodbye strangers" dei Supertramp, famosa band britannica degli anni Settanta. Questa canzone è una delle più famose e, anche se sono convinto che all'inizio non vi dirà niente, ascoltandola vi accorgerete di averla già sentita varie volte, almeno come sottofondo musicale durante una cena in qualche pizzeria o in qualche film di quel periodo... non so come mai, ma ho in mente la classica scena da film americano di altri tempi: i due attori che viaggiano in macchina, finestrini aperti, capelli al vento, sole che spacca le pietre, classico stradone americano in mezzo al deserto e i Supertramp "a palla" alla radio... XD
Ho trovato questo live che, stonature a parte, rende molto merito alla canzone e alla band! Molto orecchiabile e divertente: da ascoltare assolutamente... Eccola:

venerdì 26 marzo 2010

Parentesi "morale"

Inizio quest'intervento dicendo (o meglio, scrivendo) che il post di oggi lo reputo molto importante!
Quella che sto per fare non vuole essere un semplice spot moralistico alla legalità, ma una ponderata riflessione che spero possa aiutare chi vi si accosta: l'importanza di comprare e scaricare musica originale, senza cedere alla tentazione della contraffazione e della pirateria, oggi facilmente accessibili.
Come primo passo, vorrei analizzare questa situazione da un punto di vista strettamente logico. Può essere infatti facilmente evidenziabile l'incoerenza del comportamento dicotomico di chi afferma il suo amore per la musica e, allo stempo tempo, per esempio, decide di scaricare illegalmente, compromettendone il mercato. Come si può, mi chiedo io, dire di essere appassionati di qualcosa di cui stiamo determinando la morte? Lo stesso potremmo dire del cinema: se tutti scaricassimo film illegalmente, evitando magari di andare al cinema o di noleggiare il dvd, gli incassi si ridurrebbero, le industrie cinematografiche smetterebbero di produrre film, per la tristezza dei molti appassionati, i cinema ovviamente chiuderebbero, così come i noleggiatori di dvd (Blockbuster per intenderci) e via discorrendo... innescando una reazione a catena che si concluderebbe con un triste epilogo, che coinvolgerebbe l'interà società. Idem per la musica!!
Se fino ad oggi abbiamo avuto grandi band e la possibilità di provare tutte quelle emozioni (termine molto ridondante in questi tempi, ma penso correttamente usato in questo caso) che ci hanno trasmesso è stato proprio grazie alla presenza di case discografiche che hanno pubblicato i loro album! Non posso immaginarmi un mondo, almeno a livello musicale, senza Guns 'n' Roses, Pink Floyd, Queen, Genesis, ecc. E potrei continuare in una lista tendente asintoticamente all'infinito! XD ...E perchè lo potrei fare? La risposta è scontata a questo punto: proprio perchè il mondo "Musica" è stato vivo, sperando che lo contiuni ad essere... ed è proprio in questo senso che noi dobbiamo contribuire!
Voglio, in conclusione, analizzare questa situazione da un altro punto di vista, che definirei di "correttezza professionale". Siccome so che tanti di quelli che leggeranno questo post sono miei colleghi studenti di Medicina, ne traggo spunto per fare un esempio, che è facilmente estensibile negli altri ambiti lavorativi. Se un giorno (mi auguro di sì e, visto che ci sono, spererei anche il prima possibile... XD) faremo i medici ed un musicista, che fa onestamente della sua arte il proprio lavoro, verrà a farsi curare da noi, con che faccia tosta gli faremo pagare il ticket ospedaliero o ambulatoriale se siamo i primi a scaricare illegalmente? Non avremmo un rapporto professionale corretto: lui paga la nostra "fatica" e noi, invece, non ripaghiamo la sua!! Troppo comodo! Ma è in realtà quello che avviene quando non favoriamo la musica originale!
Oggi in Italia, purtroppo, le case discografiche non hanno molti soldi da investire: questo va ovviamente a discapito di tutti quei talenti e quelle band che non hanno la possibiltà di farsi conoscere, pur meritandoselo. E non è un caso che i produttori discografici vadino proprio a centellinare le loro produzioni, alla ricerca di cantanti nei talent show, cioè dove hanno la sicurezza di creare un prodotto gradito al grande pubblico e, perciò, convenientemente commercializzabile. Ripeto: chi ci rimette è sempre la musica! O, per lo meno, tutta quella gran parte della musica che potrebbe nascere da altri contesti (underground per esempio).
Non voglio concludere questo post con degli slogan del genere: "La pirateria è un reato! Scarichiamo legalmente: la musica va salvaguardata!"... Spero solo di aver aiutato, per quanto possibile, almeno a riflettere, maggiormente di quanto capita di fare in quei micro-spot pubblicitari alla TV o prima della proiezione di un film, su un tema per noi musicisti e appassionati (ma credo per tutti) importante.